Su una critica della ragione pedagogica

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A pochi anni dalla scomparsa di Broccoli si tenta qui una prima ricostruzione della sua poarabola culturale: dai primi lavori di storiografia politico-pedagogica fino al confronto serrato con i nodi teorici posti dalla svolta epistemologica. Da tale confronto sembra uscire un Broccoli in parte mutato, più sensibile agli aspetti chiaroscurali della ragione e della realtà: un Broccoli, tutto sommato, in via di ridefinizione.

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Descrizione

A pochi anni dalla scomparsa di Broccoli si tenta qui una prima ricostruzione della sua parabola culturale: dai primi lavori di storiografia politico-pedagogica fino al confronto serrato con i nodi teorici posti dalla svolta epistemologica. Da tale confronto sembra uscire un Broccoli in parte mutato, più sensibile agli aspetti chiaroscurali della ragione e della realtà: un Broccoli, tutto sommato, in via di ridefinizione.
L’ermeneutica di Broccoli, un’ermeneutica tutta interna all’universo concettuale marxista, è stata forse, da questi confronti, mitigata e arricchita. Popper e Serres, Aragon e Boulez… l’arazionale e il fantastico, il mitico e il qualitativo… restituiscono un Broccoli inconsueto, un Broccoli più aperto alle crepe dell’esistenza, non dogmatico nel delimitare il dominio del concetto. E così, sono caduti steccati pre-giudiziali e aree sacre: autori negati e luoghi comuni storiografici sono stati rivisitati; il confronto con i classici (e i moderni) si è fatto dialogo; Gramsci è stato “dimezzato”, ed è stato riconosciuto il debito del marxismo pedagogico italiano, e della pedagogia tout court, nei confronti dell’attualismo. Anche Broccoli, in definitiva, come già Gentile, è approdato col tempo a porti aporetici e fortemente segnati dalla “potenza del negativo”.
Questo allora, in lui, il destino della pedagogia: o essa muore nella prassi (cioè, nella filosofia), o essa si configura come ideologia, come forza riproduttiva di una falsa storia che ha scisso in sè i valori di conoscenza da quelli di moralità.
Ci si trova dunque, com’è facile intuire, di fronte ad una e propria critica della ragione pedagogica. Ed è questo, forse, il lascito più prezioso, e oggi più inquietante, della speculazione teoretica di Broccoli.

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Dimensioni 14.50 × 24 cm
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