Per mano
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“Per mano” vuole indicare al lettore, sia esso genitore, sia insegnante/educatore, il percorso delle conoscenze che dovrebbe compiere il bambino con disabilità visiva nelle sue prime esperienze scolastiche e far comprendere quale cammino deve intraprendere per arrivare a rapportarsi alle cose, per relazionarsi con gli altri e, soprattutto, per essere autonomo nel suo agire.
Descrizione
“Per mano” vuole indicare al lettore, sia esso genitore, sia insegnante/educatore, il percorso delle conoscenze che dovrebbe compiere il bambino con disabilità visiva nelle sue prime esperienze scolastiche e far comprendere quale cammino deve intraprendere per arrivare a rappresentarsi il mondo, a rapportarsi alle cose, a collocarsi nello spazio, per relazionarsi con gli altri e, soprattutto, per essere autonomo nel suo agire. Le mani divengono il primo momento della percezione intersensoriale, il primo anello per costruire la rappresentazione e, in seguito, la capacità immaginativa. “Per mano” vuole essere per gli insegnanti una guida cui riferirsi, un contenitore di azioni fattibili, da arricchire con la personale creatività, non solo riferite al bambino che non vede, ma utilizzabili da tutti gli alunni della sezione. La scuola dell’infanzia, rispetto al bambino che non vede, può essere un contenitore attento di stimoli corretti e di modalità cognitive giuste o divenire uno spazio senza significati, subito e non capito, privo di aspetti emozionali e promozionali per la crescita del bambino. Quindi, il “Per mano” del titolo, assume un profondo significato che sottintende la funzione primaria dell’educatore nella scuola dell’infanzia: condurre le mani del bambino ad incontrarsi con il mondo.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0.2 kg |
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Dimensioni | 14 × 22 cm |
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