Narrazione e diversità

Narrazione e diversità

24.00

Disponibile

L’ipotesi di partenza di questo lavoro si fonda sulla convinzione delle potenzialità “terapeutiche” possedute dell’uso della narrazione, concepita come interazione di ascolto tra persone e contesti, nei particolari ambiti della Pedagogia speciale ove le storie di vita dei soggetti diversamente abili contribuiscono alla ricostruzione della loro identità personale.

Disponibile

Descrizione

L’ipotesi di partenza di questo lavoro si fonda sulla convinzione delle potenzialità formative, “terapeutiche” possedute dell’uso della narrazione, concepita come interazione di ascolto tra persone e contesti, nei particolari ambiti della Pedagogia speciale e della didattica dell’integrazione delle diversità intese in chiave euristica, fenomenologico-ermeneutica ed ecologico-sistemica ove le storie di vita dei soggetti diversamente abili o in situazioni di marginalità contribuiscono alla ri-costruzione della loro identità storico-civile e personale. Raccontare la propria disabilità, il proprio disagio, dunque, rappresenta di per sé un processo squisitamente formativo, in quanto implica l’adozione di un innovativo progetto generatore di senso e di significato, realizzato mediante un itinerario che permette sia all’educatore che all’educando di riqualificare le personali esistenze uscendo dal silenzio della solitudine e dell’emarginazione. Con l’ausilio delle pratiche narrativo-autobiografiche ogni persona impara ad accettare i propri punti-forza e debolezza: le complesse situazioni esistenziali legate al deficit, al dolore, all’emarginazione, etc, riescono ad uscire dall’oscurità e dalle pericolose logiche dell’indifferenza e della dimenticanza. La narrazione offre, quindi, ad ogni soggetto concrete possibilità per riflettere sulla problematicità dell’esistenza per ri-attualizzare, ri-vedere il proprio vissuto, il personale senso della storia individuale, al fine di recuperare la stima di sé e ri-progettare un futuro sempre possibile. In questa ottica la declinazione personale del vissuto del disabile implica un faticoso, ma necessario processo di ri-attribuzione di senso degli eventi che, nell’ambito delle pratiche narrative, viene dialogicamente co-costruito nella relazione esistente tra educatore ed educando nei principali contesti formativi, scolastici ed extrascolastici.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.5 kg
Dimensioni 1.9 × 15 × 24 cm
Formato:

Pagine:

Anno di pubblicazione:

Collana

Nessuna anteprima disponibile.

Torna in cima