La formazione umana tra rischio e differenza

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Il valore della persona oggi deve necessariamente confrontarsi con un altro ordine di valori, ovvero quelli che hanno a che fare con la categoria della differenza in quanto il sapere pedagogico vive oggi quasi uno “stato di emergenza”, cioè quello di una diversa interpretazione della condizione del soggetto, diversa in quanto si tratta di una interpretazione che ha il gravoso compito di emancipare il soggetto stesso dalla dimensione della “normalità”. Nell’ambito della dialettica tra normalità e differenza, sanità mentale e malattia, ben si inseriscono la Daseinanalyse di Binswanger e l’opera di Franco Basaglia. Per Binswanger la persona va considerata nella sua intera dimensione umana, non importa se sana o malata, in quanto la persona è anche inquietudine, sofferenza, patire. Secondo Franco Basaglia, al quale con la legge 180 del 1978 si deve la chiusura dei manicomi in Italia, la follia è diversità, oppure aver paura della diversità.

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Descrizione

Il valore della persona oggi deve necessariamente confrontarsi con un altro ordine di valori, ovvero quelli che hanno a che fare con la categoria della differenza in quanto il sapere pedagogico vive oggi quasi uno “stato di emergenza”, cioè quello di una diversa interpretazione della condizione del soggetto, diversa in quanto si tratta di una interpretazione che ha il gravoso compito di emancipare il soggetto stesso dalla dimensione della “normalità”. Nell’ambito della dialettica tra normalità e differenza, sanità mentale e malattia, ben si inseriscono la Daseinanalyse di Binswanger e l’opera di Franco Basaglia. Per Binswanger la persona va considerata nella sua intera dimensione umana, non importa se sana o malata, in quanto la persona è anche inquietudine, sofferenza, patire. Secondo Franco Basaglia, al quale con la legge 180 del 1978 si deve la chiusura dei manicomi in Italia, la follia è diversità, oppure aver paura della diversità.
La problematica di una soggettività in crisi esprime, dunque, il senso e il traguardo della lotta contro ogni forma di potere che vuole assoggettare l’individuo impedendogli di raccontare e di raccontarsi, di provare a realizzare un qualsivoglia progetto di esistenza, dispiegando tutte le dimensioni del suo esistere. Il mondo dell’educativo in generalee il sapere pedagogico in particolare, potrebbero attingengere nuovi spunti di riflessione proprio da questa sorta di “nuovo pensare” che per essere tale, cioè “nuovo” e attento alle varie, complesse e problematiche dimensioni della persona, deve ruotare attorno alla dimensione pedagogica del soggetto relazionato e dell’educazione alla comunicazione.

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Dimensioni 15 × 24 cm
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