Il vicolo cieco del dirigismo pedagogico
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Negli scritti qui raccolti l’Autore esamina le rispondenze e gli squilibri tra lo sviluppo della scuola e lo sviluppo della società. Illustra gli orientamenti di valore della ideologia delle riforme, ne individua gli assunti teorici, constata i limiti della praticabilità tecnica delle iniziative, vede affiorare la divergenza dell’istruzione formale rispetto ai mutamenti socio-economici.
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Descrizione
I governi di centro-sinistra, a partire dagli anni Sessanta, hanno dato inizio ad una politica di democratizzazione del sistema scolastico italiano. Non si è trattato di un processo isolato; al contrario, una delle caratteristiche dello svilupo delle società moderne è l’inclusione nella cittadinanza, e dunque anche nell’educazione, di gruppi sociali che le società pre-moderne marginalizzavano.
Il processo storico della inclusione educativa si è tradotto nella politica scolastica della compensazione culturale, toccando la linea della massima espansione negli anni Settanta. L’espansione era accompagnata dalla fiducia dell’opinione pubblica. Ma la fiducia ha cominciato a vacillare quando sono emersi i problemi della efficacia e dei costi-ricavi delle riforme. Allora la politica scolastica è stata bloccata dalla percezione del rischio: prima di tutto rischio di perdita di competività del sistema scolastico nazionale.
Negli scritti qui raccolti l’Autore esamina le rispondenze e gli squilibri tra lo sviluppo della scuola e lo sviluppo della società. Illustra gli orientamenti di valore della ideologia delle riforme, ne individua gli assunti teorici, constata i limiti della praticabilità tecnica delle iniziative, vede affiorare la divergenza dell’istruzione formale rispetto ai mutamenti socio-economici. L’esito della politica educativa, un decennio prima della conclusione del secolo, è la perdita di riflessività del sistema scolastico e l’incremento della autorefenzialità. La parabola mostra una sorprrendente analogia – che deriva dalla effettiva interdipendenza – con le distorsioni a cui va incontro il dirigismo economico: anche il dirigismo pedagogico e didattico, oggi, genera spreco e delusione.
All’interno della impalcatura teorica che regge le parti del libro si aprono dei quadri di costume, frammenti della quotidianità dell’educazione che sollecitano delle domande, interrogano le risposte.
Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 14 × 23.5 cm |
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