Finalità dell’educazione
€17.50
Disponibile
Pur tra ambiguità e ripensamenti, la pedagogia ha raggiunto oggi una visibilità notevole all’interno delle scienze umane. E, insieme ad una sua espansività quantitativa, legata ad urgenze e bisogni radicati nel tessuto sociale, non è assente uno sforzo costante e rigoroso per ridefinire credenziali scientifiche e fondamenta epistimologiche.
Descrizione
Pur tra ambiguità e ripensamenti, la pedagogia ha raggiunto oggi una visibilità notevole all’interno delle scienze umane. E, insieme ad una sua espansività quantitativa, legata ad urgenze e bisogni radicati nel tessuto sociale, non è assente uno sforzo costante e rigoroso per ridefinire credenziali scientifiche e fondamenta epistimologiche. La quantità, ancora una volta, come già nella non dimenticata logica hegeliana, deve trapassare nella qualità, e qui qualità dice libertà, autonomia, consapevolezza, singolarità, specificità: tutto ciò che esula, insomma, dalla omologazione e dalla serialità, dalla massificazione e dall’adattamento acritico. Questo il nodo che cerca di dispanare Gatty. Come tutti, egli prende atto della progressiva diffusione del fenomeno (e dell’atteggiamento) educativo. Come pochi, però, egli è sospettoso e guardingo. E accentua discrasie e ambiguità, pericoli e disastri. Sempre puntuali e ineluttabili, questi ogni qualvolta all’individuo si sovrappone la massa, ogni qualvolta la libertà individuale si trastulla con perorazioni ed esortazioni, e dimentica, hai lei!, che essa è autentica soltanto quando si confronta con le ruvide asperità, in cui l’essere si manifesta: sul crinale incerto in cui l’uscire dal nascondimento significa prendere atto e pensare il nulla, la morte, lo scacco.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0.2 kg |
---|---|
Dimensioni | 1 × 13 × 21 cm |
Formato: | |
Pagine: | |
Anno di pubblicazione: | |
Presentazione di: | |
Traduzione di: | |
Collana |
Nessuna anteprima disponibile.