Eventi formativi e modelli epistemologici del narrare
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Ognuno è inserito in una rete di relazioni sviluppate quotidianamente attraverso conversazioni e narrazioni, e quella rete risponde al bisogno di comunicare e raccontare a se stessi ciò che si è compiuto, ciò che ci si attende per il futuro. Si narra per trovare il modo di spiegare l’inspiegabile e per rendere comprensibile ciò che è spaventoso e perturbante.
Descrizione
Ognuno è inserito, nel nascere, in una rete di relazioni sviluppate quotidianamente attraverso conversazioni e narrazioni, e quella rete risponde al bisogno di comunicare e raccontare a se stessi ciò che si è compiuto, ciò che non si è attuato, ciò che ci si attende per il futuro. Si narra per trovare il modo di spiegare l’inspiegabile e per rendere comprensibile ciò che è spaventoso e perturbante. Ma si narra di sé anche per rendersi comprensibili agli altri e a sé stessi. E l’autobiografia diviene, in questo senso, una competenza importante per l’attivazione del processo formativo, il cui valore pedagogico risiede nella possibilità di moltiplicare l’esperienza, attraverso la scrittura prima, e con l’interpretazione poi, fornendole nuovo senso e nuova forma. Alla luce di queste riflessioni l’autobiografia viene qui considerata come quel testo, non necessariamente dotato di un valore letterario, al cui centro c’è la vita del soggetto. Un soggetto che, grazie alla linearità e al potere ordinativo della parola scritta, sa individuare nessi e rapporti di causalità tra eventi percepiti come slegati, disordinati, caotici. Un soggetto che, grazie alla scrittura, diviene capace di compiere un processo interpretativo, di sé e delle proprie esperienze, indispensabile per conseguire una nuova identità. Più critica, più consapevole e perciò intenzionale.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0.5 kg |
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