Cercando educazione
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Davvero curiosi i tempi che ci è dato di vivere. La rivoluzione tecnologica legata alla globalizzazione non ha fatto che incrementare una deriva linguistica e culturale in cui l’uso della parola è sì esploso, ma si è anche assottigliato.
Descrizione
Davvero curiosi i tempi che ci è dato di vivere. La rivoluzione tecnologica legata alla globalizzazione non ha fatto che incrementare una deriva linguistica e culturale in cui l’uso della parola è sì esploso, ma si è anche assottigliato. Sempre più spesso si usano parole ad effetto, e sempre meno interessa la complessa tessitura semantica delle stesse. Da questo fenomeno socialmente dominante, i vari mondi dell’educazione, e l’accademia in particolare, non sono affatto esclusi. Anzi, nel discorso pedagogico contemporaneo bulimie di ogni genere sono subentrate ad afasie neo-positivistiche, riproducendo non raramente nenie o definizioni spurie di parole la cui tradizione e il cui rilievo storico per l’educazione restano solo sfiorati o negletti. Da qui l’autocondanna del discorso pedagogico alla incapacità di comprendere e di incidere sul proprio tempo. Sfidato oggi da una deriva linguistica globale, da cosa dovrà dunque ripartire il discorso pedagogico, se non dalla cura delle sue parole, dalla coltivazione filologica e storiografica di quei lemmi (l’umano, la formazione, la comunità, la conoscenza) su cui il reale educativo continua (grazie a Dio) ostinatamente a fondarsi? Il presente volume ospita alcuni contributi su questi temi. Un gruppo di amici internazionali ha così inteso salutare il ritiro dalla vita accademica di Francesco Mattei, maestro per molti giovani e, si spera, non ultimo Hirt della parola educativa non sterilmente pedagogica.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0.35 kg |
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Dimensioni | 2.3 × 13 × 21 cm |
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