Pedagogia e didattica speciale: processi e dinamiche inclusive

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La pedagogia speciale si pone come scienza dell’educazione di frontiera, impegnata ad affrontare la complessità della diversità, della differenza, dell’alterità. La fragilità esistenziale della disabilità richiama la necessità di un accompagnamento competente, costruito su logiche professionali in rete, basato su un approccio pedagogico fondato sul dialogo con le altre scienze: mediche, antropologiche, psicologiche e sociologiche. I bisogni educativi speciali necessitano di una cultura pedagogica e didattica strettamente legata agli aspetti valoriali. Sulla base di un approccio fenomenologico, sistemico-ecologico e narrativo, il discorso scientifico che la collana intende abbracciare è rivolto a individuare percorsi pedagogico-didattici significativi per le persone con disabilità, attenti alla progettazione sinergica con le varie agenzie e alla costruzione di alleanze virtuose tra famiglia e scuola e territori. La costruzione delle competenze della pedagogia speciale in questo periodo storico così ricco di contraddizioni e repentini cambiamenti si pone come un’esigenza fondativa. I contenuti della collana attraverseranno tutte le differenze e le marginalità, comprese la plusdotazione e la gifted education, l’alta sensibilità, le doppie eccezionalità.
Le diversità sono intese non come vuoto di possibilità ma come spazio di opportunità che devono essere individuate e sostenute in ogni fase evolutiva per la piena realizzazione del progetto di vita della persona. L’intento della collana è quello di stimolare le comunità educanti al dialogo, alla partecipazione, a contribuire ai processi di innovazione tesi a promuovere percorsi evolutivi e dinamici, ricchi di metodologie e strumenti, che possano supportare le relazioni di aiuto e le prospettive culturali ad esse sottese.

DIRETTORE: Francesca Salis

Comitato scientifico
Stefanija Ališauskienė (Vytautas Magnus University, Kaunas-Lituania); Catia Giaconi (Università di Macerata); Moira Sannipoli (Università di Perugia); Andrea Fiorucci (Università del Salento); Nicoletta Pastena (Università Enna Kore); Mabel Giraldo (Università di Bergamo); Alessandra Fermani (Università di Macerata); Francesca Brencio (University of Birmingham-UK)