Bar Asha

Descrizione

Nelle singole situazioni umane, le parole, che si rincorrono, sono appena due: problemi, che sorgono, e soluzioni, da prendere. Non ci sono mai state soluzioni, ontologicamente diverse da se stesse, e diverse dai problemi, che a esse soluzioni guardano, e da cui, appunto per appunto, essi stessi problemi sperano di ricevere ‘la soluzione giusta’. Il problema di Dio che è così buono e preciso e perfetto, in Se stesso e nelle solo Sue interne e ben poco externe, periferie, non è Dio e non è in Dio. Il problema di Dio è l’huomo e la donna, e cioè, sia l’huomo/a al singolare e da solo/a; sia e ancora di più, l’huomo e la donna, sempre al singolare nella rispettiva propria identità singola, ma anche e di più nella eventuale loro duale famiglia. Come è dell’artista: per lui, il problema sono le sue opere e i suoi prodotti. Come è di un padre e di una madre di famiglia: i loro problemi fondamentali sono i figli, e i risultati dei figli. Davanti a Dio e al Figlio di Dio? Nelle due reali e distinte situazioni, la individuale, che è sempre la più presente, ed è la prima; e la eventuale situazione matrimoniale, che è quando sì e quando no, presente in chi si sposa, ed è la seconda: Ogni uno/a di noi, immancabilmente si metta ‘nella zona del Dio Uno e Trino’, e intanto humilmente e preferenzialmente atteniamoci alla nostra ‘sotto-zona filiale’ nei riguardi di Dio, in quanto questa zona filiale, è parallela e analoga alla zona Filiale del Figlio di Dio, che è Gesù, allo scopo explicito di essere e di vivere come ‘filii cum Filio’.