Paideia

Descrizione

In questo volume, l’Autore si muove sulla scorta di due punti di riferimento: da un lato, la lezione dialogica di Socrate, centrata sulla Parola come logos e sulla continua ricerca al di là delle apparenze; dall’altro, la convinzione che l’educazione (e quindi la sua Scienza con i suoi princìpi logici e concettuali) sia un aspetto omnipervasivo dell’esperienza e della cultura.

Forte di queste due idee, l’autore si è accostato ad undici classici del pensiero e della letteratura (Marco Aurelio, Ludovico Ariosto, Tommaso Moro, Martin Lutero, Michel de Montaigne, Mario Pagano, Ugo Foscolo, Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, Antonio Gramsci, Pier Paolo Pasolini), rileggendoli sub specie educationis con la convinzione che i grandi libri siano sempre veicolatori di educazione, quand’anche non la riguardino in maniera diretta, perché gli autori hanno interessi e fini che, almeno in maniera esplicita, non hanno a che fare col mondo della scuola e dei precettori. Non a caso, come recita il sottotitolo del saggio, ogni classico è una storia d’eros e di educazione dove i due termini si fondono per farne un oggetto da studiare come fosse un veicolo di educazione. È proprio quell’eros che riesce a creare il rapporto educativo senza il quale è molto difficoltoso procedere nel lavoro di crescita intellettuale e umana. Siamo nella dimensione della ricerca di un ideale, sempre, in quanto tale, presente e ad un tempo sfuggente; e, contemporaneamente, siamo all’opera per costruire la nostra identità, fissata, ma aperta al cambiamento.

Insomma, ci muoviamo nell’affascinante mondo della paideia.