5 libri da regalare per la Festa del Papà
Il 19 marzo è la festa del papà. Per quanto tecnologici, il libro (per i papà) è sempre una delle ipotesi più apprezzate. Molti di voi potrebbero chiedersi: perché regalare ancora un libro nel 2023. Le motivazioni sono diverse:
- il libro è un regalo che può durare a lungo. A differenza di altri regali che potrebbero essere utilizzati una volta sola o che potrebbero rompersi facilmente, un libro può essere letto e riletto molte volte, offrendo ogni volta nuove sfumature e scoperte
- è un regalo personalizzato. Scegliere un libro che si adatta ai gusti e agli interessi del tuo papà dimostra che hai dedicato tempo e attenzione al regalo, mostrando quanto sia importante per te
- il libro è un regalo educativo. Molti libri possono insegnare cose nuove e arricchire la conoscenza del lettore, offrendo nuovi punti di vista e stimolando la riflessione.
- è un regalo che può essere condiviso. Se il tuo papà ha un libro che gli piace molto, potrebbe condividerlo con te o con altri membri della famiglia, dando vita a interessanti discussioni e scambi di opinioni
Libri per la festa del papà: Il Cantico delle Creature di San Francesco
Nella sua Laudato si’, papa Francesco ha espresso l’idea che siamo tutti uniti da legami invisibili che formano una famiglia universale. Una comunione sublime che ci spinge ad avere un rispetto sacro, amorevole e umile. Queste parole ci aiutano a leggere e interpretare il Cantico delle Creature di San Francesco. Un santo che contemplava la bellezza in tutte le cose e seguiva le orme delle creature per afferrare il Diletto. Il suo atteggiamento verso la natura e le cose naturali era così speciale che continua a ispirare e ad essere un modello per tutti gli uomini. Il Cantico di San Francesco non è solo un’espressione religiosa o poetica, ma ha anche un grande contenuto antropologico e comportamentale che ci insegna a vivere nel mondo e a convivere in armonia con le cose.
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Il Cherubino
Arnaldo Ianni nasce nel 1918 nel borgo abruzzese di Scanno, in una famiglia di pastori. Fin dalla nascita, si distingue dagli altri per la sua bellezza e le sue forme perfette, tanto da essere soprannominato “Il Cherubino”. Nonostante il talento naturale per lo sport e l’indirizzo verso la vita seminariale suggeritogli dal parroco e dal padrino benefattore, il Duca De Sanctis, Arnaldo incontra Mario Rinaldi, un giovane dirigente della GIL e fascista convinto che lo introduce al mondo dell’atletica pesante e lo fa diventare un’icona della propaganda fascista. Tuttavia, questa nuova vita porta Arnaldo a prendere coscienza della sua omosessualità, causandogli sofferenze e discriminazioni. La sua storia si intreccia con quella di altri personaggi come il duca Taddeo, Clara D’Orazio e soprattutto Mario Rinaldi, che dovrà confrontarsi con le proprie responsabilità. La vicenda si conclude allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale nel 1940, con un epilogo conclusivo negli anni ’60.
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Libri per la Festa del Papà: fuori dal mio quantico!
Alberto Bottari, per tutti Bebo, è un maestro di scuola primaria di 39 anni. È sposato con la rigorosissima Professoressa Virginia Flatti. Benché sia un ragazzo allegro e solare, si ritrova a vivere una vita che non sente più sua. Effettivamente, poco più che ventenne, ha dovuto rinunciare ai suoi sogni di ricercatore universitario per “il posto fisso” e la relativa sicurezza economica. Nella vicenda raccontata in questo romanzo entrano in scena due persone che lo aiuteranno a stravolgere completamente la sua esistenza. A Pesaro, l’eclettico Professor Petronio Garelli e, a Milano Marittima, Rossano Scarpetti, detto Ross. Il primo, incontrato in una calda notte d’estate, lo invita spesso a cena e alla presentazione del suo ultimo libro intitolato “Fuori dal mio quantico”. Il professore si affeziona profondamente a Bebo, tanto da diventare una figura di riferimento per lui.
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Carlo Tresca. Ritratto di un ribelle
Per molti decenni, Tresca era stato percepito dai difensori dello status quo come un pericoloso anarchico. Un nemico dello Stato e del capitalismo borghese, e la percezione era corretta. Tutt’altro che un rivoluzionario in poltrona, Tresca significò azione, avendo combattuto per decenni nelle trincee della lotta di classe, per usare una delle sue immagini preferite. Il timore che incuteva, all’apice della sua carriera, fu descritto in modo appropriato dall’eminente storico del sindacato David Montgomery. Tresca era “un uomo che incarnava veramente la visione che i conservatori hanno di un agitatore capace di scatenare la rivolta con un discorso”. Con la sua personalità carismatica e la sua potente oratoria Tresca era certamente in grado di accendere con un solo discorso la rivolta tra i lavoratori in sciopero o tra i dimostranti. Questo fece innumerevoli volte nel corso della sua tumultuosa carriera transnazionale, durata oltre cinque decenni tra Italia e Stati Uniti.
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Libri per la Festa del Papà: Fili di seta
L’intreccio fra invenzione e fatti reali, tra immaginazione e pensiero riflessivo vuol essere la cifra di queste “storie”, scritte con mano leggera, per divertimento ma anche per obbligo verso la vita. I momenti salienti di una esistenza, le esperienze infantili, i primi innamoramenti, lo studio, il lavoro, l’impegno politico, l’amore verso il proprio paese, il distacco disilluso della vecchiaia, la vicinanza con la morte, sono trasformati in racconti di fantasia attraverso la lente doppiamente distorcente del tempo e dello spazio che non rispetta e confonde il prima e il dopo, il qui e l’altrove. Spetta al lettore trovare i fili, la trama e l’ordito che fanno di tante “storie” una storia.
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