La parola al visitatore del museo
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Il primo studio sulle caratteristiche del pubblico dei musei è quello svolto da Bourdieu e Darbel nel 1969. Da quella data ormai lontana, non solo si sono moltiplicate le indagini sui visitatori, ma si sono anche sistematizzate metodologie di rilevazione diverse: questionari autocompilati, interviste strutturate, osservazioni organizzate in base a vari criteri.
Descrizione
Il primo studio, divenuto un vero e proprio classico, sulle caratteristiche del pubblico dei musei è quello svolto da Bourdieu e Darbel nel 1969. Da quella data ormai lontana, non solo si sono moltiplicate le indagini sui visitatori, ma si sono anche sistematizzate metodologie di rilevazione diverse: questionari autocompilati, interviste strutturate o semistrutturate, osservazioni organizzate in base a vari criteri. Molti musei ricorrono anche a ciò che in Francia si chiama livre d’or, ossia un volume messo a disposizione, alla fine del percorso, nel quale ciascun visitatore può liberamente esprimere, in forma scritta, un parere sull’esperienza appena conclusa. I musei usano poi i commenti del livre d’or per analizzare la soddisfazione e per prendere in considerazione i disagi, in modo da cercare di alleviarli. Anche Laura Corcione ha lavorato sui livre d’or, ma l’originalità della sua ricerca consiste nell’aver utilizzato i commenti non per trarne informazioni sulla soddisfazione dei visitatori, ma per analizzare il modo in cui si esprimono scrivendo.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0.6 kg |
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